Studia... che ti passa!!!!!

Premetto che questo testo è stato inviato già a gennaio 2011 a tutte le componenti sindacali provinciali, regionali e nazionali, deputati, onorevoli, senatori, dirigenti MIUR.

Leggendo, studiando e ripassandomi il “ mare magnum “ di normative ( dal giugno 2010 che ci do ci do ci do ), in preparazione al Concorso,  sono incappato  in due Sentenze del Consiglio di Stato che mi hanno improvvisamente allarmato e non poco!
Mi riferisco alla Sentenza n. 3528/2006  - Sentenza n.° 209/2008.

Passo indietro:

Bando di Concorso Ordinario  Dirigente Scolastico  22 novembre 2004

Requisiti:
·                               il titolo culturale da possedere è la laurea o titolo equiparato (diploma di educazione fisica ai sensi della legge 136/2002; diploma, congiunto con un diploma di secondaria superiore, rilasciato dall' Accademia di Belle Arti, Accademia nazionale di danza, Accademia nazionale di Arte drammatica, dagli Istituti Superiori per le industrie artistiche, dai Conservatori di Musica, ai sensi della Legge "68/2002”);
Ho partecipato e sono stato ammesso al concorso, senza poi aver superato le prove scritte, riconoscendo sinceramente di aver male interpretato, compreso e svolto la prima prova scritta.

Precedentemente  sono stato incluso nelle graduatorie per Incarico di Presidenza negli anni scolastici 2003/2004 – 2004/2005 – 2005/2006 con la fortuna di essere stato sempre il primo escluso.

Veniamo al punto.
Leggendomi entrambe  le Sentenze sono arrivato alla triste conclusione che rischio fortemente di non poter partecipare al prossimo Concorso, in quanto si evince che tali sentenze del Consiglio di Stato vanificano lo scopo della Legge n. 136/2002, del parere UPPA n.° 24/08 – DFP – 0027780 – 16/06/2008 – 1.2.3.4  e  della Circolare del Dipartimento della Funzione Pubblica n. 4 del 2005  che riassumo nella parte conclusiva:

CONCUSIONI
In merito, quindi, alla richiesta interpretativa dell’art 28, comma 3, del decreto legislativo 165 del 2001, riguardante l’equiparazione dei diplomi di laurea (DL) del vecchio ordinamento nuove lauree specialistiche (LS/LM) e, in particolare, la possibilità per i dipendenti pubblici e privati, in possesso di una specifica esperienza lavorativa quinquennale, di partecipare al predetto corso – concorso secondo le previsioni della citata norma, si ritiene che, in forza delle esposte argomentazioni, l’equipollenza fra diplomi di laurea (DL) e lauree specialistiche/magistrali (LS/LM) vale al fine di consentire ai laureati del vecchio ordinamento di partecipare alle selezioni
per le quali è espressamente richiesto detto ultimo titolo (LS/LM), laddove alle procedure relative a qualifiche e profili professionali per i quali è richiesto il solo diploma di laurea (DL) possono essere ammessi anche i soggetti muniti della nuova laurea di primo livello (L). Con l’occasione, si invitano, infine, le amministrazioni a tenere conto delle nuove classi di laurea e delle equiparazioni previste dal decreto interministeriale del 5 maggio 2004 del Ministero dell’istruzione, università e della ricerca e della Presidenza del Consiglio dei ministri –Dipartimento della funzione pubblica, sia al fine di prevenire possibili contenziosi sia per realizzare al meglio quell’integrazione tra mondo del lavoro con le pubbliche amministrazioni, il sistema universitario e la sua offerta formativa. Quest’ultimo aspetto rileva, come è noto, al fine di favorire  l’aggiornamento dei profili professionali e l’introduzione di nuove competenze e professionalità.
Il MINISTRO

Riporto ora l’art. 3 della sola bozza  del prossimo bando, che in effetti differisce dai requisiti del Bando precedente del 2004.

Requisiti  per l’ammissione

1.     Al concorso di cui all’art. 1 è ammesso a partecipare il personale docente ed educativo in servizio nelle istituzioni scolastiche statali che sia in possesso della laurea magistrale o titolo equiparato ovvero di laurea conseguita in base al precedente ordinamento e che abbia maturato, dopo la nomina in ruolo, un servizio effettivamente prestato di almeno cinque anni in qualsiasi ordine di scuola.

Mi chiedo a questo punto, con amarezza, se dovrò subire l’ennesima dura delusione, dopo 17 anni effettivi di Docente Vicario e tutto l’impegno profuso nello svolgere la mia professione.
Con rammarico ho constatato che nonostante le numerose comunicazioni, circolari, note che il Ministero emana quotidianamente, non si è mai affrontato in modo chiaro e trasparente il problema che le sto sottoponendo.
Ho interpellato sindacalisti provinciali, regionali e livello nazionale ed inizialmente nessuno era a conoscenza di ciò. Anzi, ho ricevuto rassicurazioni sul fatto che i mie timori erano ingiustificati.
Se ne fossi venuto a conoscenza a tempo debito, nulla mi avrebbe impedito l’iscrizione all’Università,  per  conseguire i titoli richiesti per l’ammissione al Concorso. Non mi spaventa studiare, anzi, mi sprona, aumenta l’autostima.
Ribadisco la mancanza di trasparenza e chiara comunicazione di norme che avrebbero dovuto essere ufficializzate in tempo utile, con una visibilità ampia e condivisa.
Per ricoprire  incarichi di responsabilità quali Docente Vicario ( 14 anni ), presidente di Commissione Esame di Stato del I° ciclo, non è richiesto il 4° anno di Laurea, ma prevede impegno, conoscenze, abilità, affidabilità e soprattutto la consapevolezza che il ritorno economico non è mai stato pari alla professionalità messa in gioco.
Non vorrei solo sentirmi rispondere: “ basta tornare a fare l’insegnante !! “ ( riporto solo l’infelice frase, tralasciando il nome -  molto conosciuto -  di  chi ha avuto l’onore di proferire ciò ).

Completo  “ la mia letterina “ con una ulteriore domanda:

Il 21 gennaio u. s. è uscito il bando ( decreto 1/2011 - Presidenza del Consiglio dei Ministri ), per
Concorso pubblico, per esami, per l’ammissione di centoquarantasei allievi al corso-concorso selettivo di formazione dirigenziale per il reclutamento di centotredici dirigenti nelle amministrazioni statali, anche ad ordinamento autonomo, e negli enti pubblici non economici.
Se non erro si tratta di una qualifica dirigenziale superiore a quella del Dirigente Scolastico.
Riporto quanto evidenziato nel testo del Bando:
- VISTO il decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca e del Ministro per la funzione pubblica 5 maggio 2004, recante equiparazioni dei diplomi di laurea (DL) secondo il vecchio ordinamento alle nuove classi delle lauree specialistiche (LS), ai fini della partecipazione ai concorsi pubblici;
- RITENUTO opportuno specificare che ai sensi della vigente normativa:
la laurea (L) è il titolo accademico conseguito in esito ad un corso di studi di durata normale di tre anni, previsto dall’articolo 3, comma 1, lettera a), del decreto ministeriale 3 novembre 1999, n. 509, e successive modificazioni;
Articolo 2
Requisiti di ammissione
1. Per l’ammissione al concorso è richiesto il possesso dei requisiti di seguito indicati.
a) Per quanto concerne il titolo di studio è necessario che il candidato si trovi in una delle condizioni previste dai successivi punti a1), a2), a3), a4), a5).

a4) Sono ammessi al concorso i candidati, muniti di laurea (L), dipendenti di ruolo di pubbliche amministrazioni, i quali abbiano compiuto almeno cinque anni di effettivo servizio di ruolo, svolto in posizioni funzionali per l’accesso alle quali è richiesto il possesso di laurea (L).
Penso di aver letto e riletto più volte il bando ed entrambi ( Dirigente Scolastico e Dirigente della Pubblica Amministrazione ) prevedono il Corso Concorso. Il successivo  corso per i vincitori  è di durata annuale con corresponsione ai corsisti una borsa di studio/stipendio pari al 70% del trattamento relativo ai Dirigenti di pari livello, con un ulteriore semestre di applicazione per il numero di concorrenti pari ai posti messi a concorso.  Non mi sembra che si evinca dal bando alcun riferimento all'acquisizione di titoli di Laurea specialistica.

Uguaglianza o discriminazione? La legge non dovrebbe essere uguale per tutti?